Corso nazionale di arrampicata per speleologi
Organizzato dal G.S. Geo CAI BAssano, sotto la direzione dell'I.N.S. Elena minuzzo, si è svolto dal 16 al 18...
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Un corso congiunto SNS CAI - SSI - Disponibile la locandina con la scheda di iscrizione
Le Alpi Apuane rappresentano una delle aree carsiche con la più alta concentrazione di grotte, con ben cinque sistemi sotterranei che superano i 1000 m di profondità e che si estendono per molte decine di chilometri. Qui il fenomeno carsico sotterraneo si sviluppa principalmente all'interno del marmo. Questa roccia calcarea metamorfica, caratterizza tutta la catena montuosa e storicamente la sua estrazione ha un importanza sociale rilevante e una ricaduta economica su tutta la regione.
Unitamente ai marmi, le acque sono le grandi protagoniste dello sviluppo dell'aspro paesaggio superficiale che contraddistingue l'orografia apuana, ma soprattutto sono responsabili dell'imponente sviluppo del carsismo sotterraneo.
L'obiettivo di questo corso che la Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano e la Società Speleologica Italiana hanno voluto condividere, è quello di fornire un quadro generale sul fenomeno carsico delle Alpi Apuane e del M. Corchia in particolare. Si vuole offrire ai partecipanti l'opportunità di conoscere alcuni dei risultati delle ricerche scientifiche speleologiche più recenti, anche attraverso un escursione fuori e dentro all'Antro del Corchia.
Nel panorama speleologico italiano questa è la grotta che da ben oltre due secoli, ha attirato l'attenzione di molte generazioni di speleologi. Oggi rappresenta il sistema carsico più esteso d'Italia con oltre 60 km di gallerie su un dislivello complessivo di quasi 1200 metri. La possibilità di accedere facilmente ad alcune parti del sistema carsico, rappresenta un'occasione unica sia per gli speleologi che per gli studiosi per svolgere facilmente ricerche e studi sui diversi aspetti del carsismo.
Percorrere agevolmente gallerie ben illuminate, permette di fare osservazioni sulle forme carsiche sotterranee e da la possibilità di studiarne i processi che le hanno generate; consente di installare anche complesse strumentazioni di misura sui corsi d'acqua sotterranei per studiare l'evoluzione del chimismo dalle zone di infiltrazione fino alle risorgenti; è possibile analizzare in tutti i suoi aspetti il microclima sotterraneo, dagli ingressi disposti a diversi livelli altimetrici fino alle parti più profonde. Infine è possibile introdurre attrezzature per campionare le concrezioni calcaree e leggere attraverso la lenta deposizione del carbonato di calcio le variazioni climatiche del passato. In definitiva queste montagne rappresentano un vero e proprio laboratorio naturale che offre ancora tanti spunti per ricerche e studi futuri, non solo per il mondo speleologico.
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COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA E TORRENTISMO