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Saronno (Va), 2 febbraio 2013
Sabato 2 febbraio si è svolto a Saronno, con una presenza inaspettata, il primo incontro di Speleologia Glaciale, dove hanno partecipato circa una cinquantina di speleologi provenienti da Lombardia, Piemonte e Liguria, in rappresentanza di nove gruppi speleologici. Ha aperto la manifestazione Paolo Testa del Gruppo Speleologico CAI Varallo, presentando "Il Progetto Speleologia Glaciale", chi, come, quando e perché è nato il progetto, con una breve sintesi su tutto quello che è stato fatto nei primi quattro anni di vita del Progetto. Ha proseguito Andrea Ferrario, padrone di casa del Gruppo Grotte CAI Saronno che ha presentato l'attività svolta e i risultati ottenuti sul ghiacciaio del Morteratsch negli ultimi tre anni. Paola Tognini del Gruppo Grotte Milano CAI SEM ha presentato l'argomento sulle colorazioni nei ghiacciai, come e perché effettuarle, argomento molto interessante. Il ghiacciaio del Pers, che alimenta lo stesso Morteratsch viene presentato da Gianluca Gavotti del Gruppo Speleologico Martel di Genova, relazionando i risultati ottenuti durante il campo effettuato lo scorso anno. Gianni Cella del Gruppo Grotte CAI Novara relaziona la grotta sul ghiacciaio della Rossa sull'Alpe Devero in val d'Ossola. Interessante la relazione sulla scoperta della tanto citata grotta Effimera sul ghiacciaio del Belvedere, sul versante est del Monte Rosa, relazionata anche con un video da Valerio Botta, sempre del Gruppo Grotte CAI Novara. Valeria Nava e Davide Corengia del Gruppo Grotte Milano CAI SEM hanno presentato l'attività svolta con un video, per'altro impegnativa, sul ghiacciaio dello Scalino in Valmalenco. Un'inserimento dell'ultima ora ha aumentato il programma: Lorenzo Grassi del Gruppo Grotte Roma Niphargus ha presentato la speleologia glaciale in Appennino, più precisamente sul ghiacciaio del Calderone e sul nevaio del Fondo della Salsa, presentazione che ha destato molta simpatia, visto che è l'attività glaciospeleologica effettuata più a sud d'Europa! Ancora Andrea Ferrario che presenta il Catasto, come e perché catalogare le cavità glaciali in un database. Omar Belloni del Gruppo Speleo Paletnologico Gaetano Chierici di Reggio Emilia ha relazionato l'attività effettuata sul ghiacciaio dell'Aletsch, il più grande delle alpi. Altro inserimento dell'ultimo minuto è stata una presentazione su sondaggi effettuati in alcuni piccoli ghiacciai della Francia, a cura di Emanuele Citterio dello Speleo Club CAI Erba. Si è parlato anche del sito internet che a breve verrà aperto, dove convergeranno tutte le relazioni delle attività effettuate, risultati, dati, pubblicazioni e altro, presentato da Paolo Testa. Infine si sono aperte alcune discussioni sulle attività future, e un dibattito sulla sicurezza nell'attività speleoglaciale, purtroppo sospesi per motivi di tempo ormai abbondantemente superato. Ci saranno altre occasioni per sviluppare tali argomenti. E' stato un vero successo, non solo per la nutrita presenza, ma per il materiale presentato e per l'interesse che ha suscitato l'incontro. Un grazie a tutti i partecipanti, in particolar modo a chi ha portato un contributo e al Gruppo Grotte CAI Saronno che ci ha ospitati.
Paolo Testa
COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA E TORRENTISMO