PRIMO SOCCORSO IN MONTAGNA E IN GROTTA
Si è concluso domenica 22 febbraio, il corso dedicato alle manovre laiche di primo soccorso in montagna ed in...
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Un caro amico ci ha lasciato
All'età di 68 anni ci ha lasciato AntonioTessaro (Tony per gli amici), grandissimo Speleologo ed amico. Dagli anni settanta fino agli inizi del nuovo millennio è stato, senza alcun dubbio, uno tra i più forti esploratori Italiani. Socio da sempre del Gruppo Speleologi del CAI di Malo, del quale era una delle colonne portanti, Tony per molti di noi è stato un amico sincero e un maestro. Fisicamente era minuto e all'apparenza gracile, timido ed introverso, ma gentile e sempre educato. Dal 1986 è stato Istruttore di Speleologia della SNS. Dal 1988, superato l'Esame di Accertamento per Istruttori Nazionali di Speleologia, si è subito distinto per le sue eccelse doti tecniche e umane, dirigendo numerosi corsi nazionali di tecnica e partecipando assiduamente a molti appuntamenti didattici organizzati in tutta la penisola dalla SNS CAI. Su corda sembrava volare, questo fu la mia impressione quando lo conobbi, era il 1985. Subito divenne per me e per tanti che impararono da lui, un mito. Nel Soccorso, (impegno durato per oltre un ventennio) è stato Caposquadra di Vicenza dell'allora Corpo Nazionale Soccorso Alpino - Sezione Speleologica. Da ricordare la sua partecipazione come "profondista" a importanti operazioni di soccorso, in primis, qualla sfortunata al Veliko Sbrego nel gennaio del 1990. Fianco a fianco abbiamo fatto tante cose, esercitazioni ed interventi di soccorso, corsi ed esami, ma anche delle belle ed impegnative esplorazioni in Altopiano di Asiago, al Giacominerloch, all'Abisso del Corno di Campo Bianco, al sua amato Buso della Rana, che tanto ha esplorato e che conosceva metro per metro. Ho ancora in mente la punta esplorativa fatta assieme nel 1989 all'Abisso dei Colli Vecchi sul Grappa. Non riesco ancora a capire come una persona così minuta e magra potesse avere, nei momenti che contavano, una forza ed una resistenza fuori dal comune. Nel soccorso, quando si doveva risolvere un problema tecnico si chiamava Tony che magicamente e con estrema naturalezza trasformava l'estremamente complesso in controllata normalità. Da lui tanti Istruttori e allievi hanno imparato molto e tutti gliene siamo grati. Ha contribuito fattivamente alla crescita della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI. Dei tanti aneddoti che potrei raccontare su Tony uno è più fulgido nella mia mente, quello relativo al mio esame INS. Seppi qualche settimana dopo da Bruno Galvan che Tony aveva chiesto di essere mio esaminatore. Cacchio con Tony, non dovevo sbagliare nulla, non potevo sbagliare nulla. Ricordo che a Monte Cucco, all'attacco del Pozzo del Nibbio, una volta predisposto l'armo di partenza mi feci coraggio e gli chiesi "che dici Tony, ti piace come armo?". Lui dapprima rimase in silenzio, poi mi sorrise battendomi la mano sulla spalla pronunciando il suo famoso "Kele, femo quei che và?", era il 1996.
Lo dicevi sempre, prima di entrare in grotta caro Tony. Ora che che proprio tu "sei andato avanti" ricordati di "lasciar portare i sacchi pieni di corda anche agli altri".
Grazie di tutto e saluta Bruno per noi.
Sentite condoglianze agli amici del GSM del CAI di Malo e alla Famiglia dalla Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano
Kele Tommasi
Foto: Il sottoscritto con Bruno Galvan (allora Direttore della SNS CAI) e Tony Tessaro in occasione del conferimento dell Titolo di INSE a Leonardo Busellato (Schio 2002). Foto di Silvia Rossato
COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA E TORRENTISMO