PRIMO SOCCORSO IN MONTAGNA E IN GROTTA
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FRABOSA SOPRANA (CN) – GROTTA DI BOSSEA 9 – 10 luglio 2016 DUECENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA PRIMA PRESENZA ANTROPICA DOCUMENTATA NELLA GROTTA DI BOSSEA
Riporto qui di seguito l’articolo di Alessandro Nidi pubblicato su www.targatocn.it che descrive le celebrazioni del bicentenario del primo ingresso umano documentato all’interno della Grotta di Bossea.
Un convegno di carattere storico-scientifico che sarà momento di aggiornamento per gli Istruttori Sezionali di Speleologia dell’Area LPV
27 luglio 1816: sono trascorsi ormai duecento anni dal primo ingresso dell'uomo nella Grotta di Bossea accertato sino ad oggi, come testimonia un gruppo di firme tracciate con la matita copiativa e rinvenute di recente sulla superficie di una parete rocciosa del Laboratorio Biologico, nella saletta collaterale alla celebre "Sala del Tempio".
Un ritrovamento eccezionale, che testimonia come la conoscenza del complesso carsico fosse antecedente al 1850, precedentemente ritenuto l'anno della prima esplorazione della cavità sotterranea.
A conti fatti, pertanto, in estate si celebrerà il bicentenario di quest'importante avvenimento e sabato 9 luglio Frabosa Soprana diverrà teatro di un convegno a carattere storico e scientifico, durante il quale si assisterà anche alla presentazione degli atti del Congresso Nazionale tenutosi nel 2013 alle pendici di Monte Moro, prodotti esclusivamente su matrice elettronica a causa delle difficoltà riscontrate nel reperire le disponibilità finanziarie necessarie per la pubblicazione cartacea.
Per quanto concerne la sezione storica saranno trattate le seguenti tematiche: "antiche e recenti esplorazioni e progressiva conoscenza della Grotta di Bossea", "antiche e recenti documentazioni topografiche della cavità", "studio e valorizzazione scientifica del sistema carsico e dell'ambiente sotterraneo", "utilizzo e valorizzazione turistica" e "primato storico della cavità: ricadute culturali ed economiche sull'area di appartenenza".
Nel settore scientifico, invece, verranno sinteticamente illustrati i più significativi aspetti del sistema sotterraneo negli ambiti di idrogeologia carsica, radioattività naturale e biospeleologia, con un focus sul primo insediamento, sul progressivo sviluppo, sulla realtà attuale e sulle prospettive future del laboratorio sotterraneo.
Gli organizzatori hanno specificato come siano caldamente invitati a partecipare al convegno gli studiosi e i ricercatori interessati ai temi trattati, i docenti e gli amatori delle scienze naturali, le Commissioni Centrali Speleologia e TAM, gli operatori naturalistici e culturali del CAI, la Società Speleologica Italiana, i gruppi speleologici nazionali, i gestori e gli operatori delle grotte turistiche di tutta Italia e di alcune grotte turistiche del Meridione Francese, della Slovenia e della Repubblica Ceca che hanno intrattenuto rapporti storici con la Grotta di Bossea.
Rammentiamo inoltre che quest'ultima rappresenta non solo la prima grotta attrezzata per la visita turistica in Italia, con l'apertura al pubblico datata 1874, ma anche una delle prime sedi dello studio dell'ambiente sotterraneo nel nostro paese: risalgono infatti al 1865 le prime osservazioni geologiche e idrogeologiche effettuate dal professor Don Carlo Bruno e in particolare gli studi paleontologici da lui condotti in collaborazione con il noto geologo Bartolomeo Gastaldi dell'Università di Torino, che contribuirono a regalare grande notorietà alla grotta negli ambienti scientifici del tempo.
Lo studio della cavità ha subìto nel secolo scorso un enorme potenziamento, che sta proseguendo a pieno ritmo nell'attuale millennio; a partire dal 1948 la grotta è stata oggetto di ricerche scientifiche continuative, condotti da organismi speleologici e dalle Università e in particolare dal Laboratorio Carsologico Sotterraneo di Bossea, al cui interno cooperano ormai da diversi decenni la Stazione Scientifica del CAI di Cuneo e il Dipartimento DIATI del Politecnico di Torino, ai quali si è aggiunto negli ultimi tempi il Comitato Scientifico Centrale del CAI.
Nella giornata di domenica 10 luglio, infine, i partecipanti avranno l'opportunità di visitare la Grotta di Bossea e visionare da vicino le strumentazioni contenute nel laboratorio.
Alessandro Nidi
COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA E TORRENTISMO