36° Esame di accertamento per I.S.
L'esame della Scuola Nazionale di Speleologia tenutosi a Costacciaro presso il CENS in data 17-23 agosto 2014, ha...
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Come la speleologia può portare in alto
Gruppo Speleologico Trentino
SAT Bindesi Villazzano
Da allievo al corso di introduzione a laureato
Si è appena concluso il 18° Corso di Introduzione alla Speleologia organizzato dal Gruppo Speleologico Trentino della SAT Bindesi Villazzano.
Al corso hanno partecipato 12 allievi, molto interessati a conoscere meglio l’esplorazione e le tecniche legate alla frequentazione delle cavità.
Tutti si sono dimostrati, fin da subito, entusiasti di questo percorso dando così nuovi stimoli all’interno del gruppo stesso.
Il corso diretto e seguito da titolati e qualificati CAI ha contribuito ancor di più alla buona riuscita del programma che avevamo predisposto con uscite pratiche in palestra e in grotta.
A margine del corso vi è stata anche un importante risvolto, l’allievo Lorenzo Cerra si è laureato presso l’Università degli studi di Trento; Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale relazionando su:
Ethnography of the underground world.
Social implication of risk-taking and risk-culture in cave exploration
Etnografia del mondo sotterraneo.
Implicazione sociale dell'assunzione di rischi e della cultura del rischio nelle esplorazioni di grotte
La strada sembra breve. Lorenzo si è avvicinato alla speleologia seguendo come collaboratore un progetto ben più articolato e complicato di cui allego sunto;
“Progetto Across (aUGMENTED Communication foR Outdoor Sports)
Il Gruppo Speleologico Trentino (GST) ha partecipato con il suo 18esimo corso ad uno studio sugli sport di montagna organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler.
Questo progetto, denominato ACROSS (ufficialmente registrato come CASM), è finanziato dalla Fondazione Caritro (Prot. SG 1939/17 – Rif. Int. 2017.0333) ed ha durata biennale (2018 – 2020). Responsabile del progetto è Eleonora Mencarini (tel. +393804354136, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
L'obiettivo generale del progetto è quello di progettare nuove tecnologie indossabili (wearable devices) - in forma di prototipo - per supportare la pratica degli sport di montagna.
Lo studio a cui ha partecipato il GST rientra nella fase di analisi dei bisogni dei potenziali utenti di queste tecnologie. Attraverso l'individuazione dei bisogni sarà poi possibile progettare tecnologie indossabili che siano utili e desiderabili da chi pratica la speleologia. In particolare, lo studio era volto a capire:
- Quali sono le pratiche e le regole fondamentali da seguire in speleologia, soprattutto da un punto di vista di gestione, comunicazione, coordinamento del gruppo
- Quali sono le principali difficoltà, bisogni, incertezze delle persone che apprendono questa attività di montagna
- Il ruolo delle emozioni e dello stress nella pratica degli sport di montagna
A questo scopo, sono state condotte osservazioni delle lezioni teoriche del corso, fatte interviste individuali agli istruttori e agli allievi, ed è stato richiesto sia agli istruttori che agli allievi di compilare un diario alla fine di ogni uscita pratica in grotta.”
Lorenzo si è trovato cosi nel bel mezzo di un accompagnamento dell’Alpinismo Giovanile di una sezione SAT locale, in una grottina facile, il Bus della Spia e successivamente iscritto al 18° Corso di Introduzione alla Speleologia.
Ragazzo simpatico e molto attento scrupoloso, si è rilevato poi uno dei “bravi”.
Oltre che bravo in ambiente, palestra e grotta lo ha dimostrato anche nello studio presentando una interessante tesi di cui sotto si riporta abstract, trattando in modo preciso tematiche molto importanti per la speleologia, dove la SNS è da tempo impegnata nel rispetto delle regole di sicurezza, dell’ambiente e nel far conoscere questa disciplina, a un maggior numero di persone, tramite i suoi corsi e con un corpo docente qualificato e a una divulgazione sempre più mirata.
Come direttore del Corso, dove Lorenzo ha appreso quelle nozioni tecnico scientifiche, volevo congratularmi a nome mio e del Gruppo che rappresento, e nel contempo ringraziarlo per questo lavoro, non so se unico, ma di sicuro molto originale e importante per tutto il movimento speleologico CAI
Abstract
Speleologia, esplorazione del sottosuolo, studio delle grotte, ricerca. Qualunque sia il nome attribuito all’esplorazione pratica in grotta, l’attività speleologica all’interno del sistema carsico è spesso associata al rischio che deriva dalla sua pratica. Le prospettive teoriche incentrate sul ruolo del rischio e sull'attrazione dei partecipanti verso di esso, spesso assumono che la partecipazione ad attività come la speleologia sia volta alla ricerca del rischio e della sensazione di adrenalina che può scaturire da esso. Tuttavia, queste ipotesi teoriche possono riflettere conclusioni che non sono necessariamente correlate con l'esperienza dei partecipanti. L'intento di questa tesi è mettere in discussione il ruolo del rischio come un fattore attrattivo verso la pratica della speleologia, proponendo come esso rappresenti un elemento marginale. Infatti, i partecipanti riconoscono che il potenziale risultato di un errore o di un incidente mal gestiti potrebbe portare ad uno scenario catastrofico. Tuttavia, accettare questa eventualità non significa che essi ricerchino il rischio. Infatti, gli esploratori intraprendono una preparazione meticolosa e cooperano come un gruppo forte e coeso al fine di ridurre al minimo gli esiti negativi. Questo concepisce una forte coesione sociale e una dimensione collettiva tra i partecipanti che, oltre al bisogno tecnico reciproco, sono motivati dallo stesso desiderio. Si vedrà infatti che, piuttosto che puntare alla scarica di adrenalina che l'esplorazione di grotte può offrire, il desiderio di scoperta di trovare nuovi posti sembra essere un elemento centrale di attrazione e motivazione nel coinvolgere gli esploratori ad ingaggiare questo tipo di attività
Lorenzo Cerra
Direttore del corso
INS Walter Bronzetti
COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA E TORRENTISMO