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Corsi di Introduzione alla Speleologia

(rif. art. 3.1 Disposizioni Operative SNS)

1. I corsi di introduzione alla speleologia hanno lo scopo di dare una base tecnica e culturale per la pratica della speleologia garantendo una efficiente progressione in grotta, creando i presupposti per l'inserimento di nuove leve nel sodalizio CAI.

2. Vengono proposti ed organizzati dai gruppi speleologici e autorizzati dalla Sezione CAI cui il gruppo è collegato.

3. Il Direttore del corso, titolato di 1° o 2° livello, è proposto dal gruppo organizzatore; il corpo docente (titolati e qualificati) dovrà essere nel rapporti di 1 docente ogni 3 allievi, con la presenza di 1 titolato per massimo 12 allievi.

Da 12 a 9 allievi occorre la presenza minima di 1 Titolato e 3 qualificati

Da 8 a 4 allievi occorre la presenza minima di 1 Titolato e 2 qualificati

Da 3 a 1 allievi occorre la presenza minima di 1 Titolato e 1 qualificati

Il numero massimo degli allievi verrà stabilito sulla base delle disponibilità del gruppo organizzatore e del numero di titolati e qualificati presenti.

4. Il Direttore del corso deve inviare alla segreteria SNS la richiesta di nullaosta, firmata dal Presidente della Sezione, almeno un mese prima dell’inizio del corso; alla richiesta deve essere allegato il programma di massima e l’elenco completo del corpo docente disponibile.

Entro un mese dalla fine del corso è obbligatorio inviare alla segreteria SNS la relazione di sintesi del corso.

5. Il corso deve articolarsi in almeno 5 esercitazioni pratiche e 5 lezioni teoriche; almeno 2 giorni saranno occupati da esercitazioni in palestra; in almeno 3 giorni verranno effettuate uscite in grotta. Le esercitazioni in palestra e in grotta dovranno essere integrate da lezioni teoriche con l’obiettivo di approfondire le conoscenze tecnico culturali degli allievi; gli argomenti sono indicate di seguito in “ Tematiche delle lezioni”.

6. Prima dell’inizio del corso va programmata una serata divulgativa al fine di dare tutte le informazioni per la corretta comprensione del “consenso informato sui rischi” che deve essere sottoscritto da tutti i partecipanti ed è obbligatorio per l’iscrizione al corso.

7. Possono iscriversi soci CAI che abbiano compiuto i 15 anni di età, che risultino in regola con il tesseramento per l’anno in corso; per i minorenni sarà necessaria l'autorizzazione di tutti gli esercenti la patria potestà.

E' richiesto ai partecipanti la presentazione di un certificato medico in corso di validità, attestante l'idoneità psico-fisica alla pratica della speleologia.

8. Il materiale di uso collettivo messo a disposizione da parte del gruppo organizzatore e le attrezzature personali devono essere conformi a quanto descritto nelle schede MTO.

9. Il Direttore del corso si accerterà personalmente, prima e durante lo svolgimento del corso, che il materiale impiegato sia in perfetta efficienza e che siano state prese tutte le misure precauzionali possibili per lo svolgimento delle esercitazioni. “Si ricorda che la frequentazione della grotta e delle palestre sono attività che presentano dei rischi. La scuola del CAI adotta tutte le misure precauzionali affinché nei vari ambiti si operi con ragionevole sicurezza. Con l'adesione al corso l'allievo è consapevole che nello svolgimento dell'attività speleologica un rischio residuo è sempre presente e non è mai azzerabile”.

10. Durante le esercitazioni gli allievi dovranno attenersi alle direttive impartite; il Direttore potrà escludere, in qualsiasi momento, coloro che mostrino incapacità ad adeguarsi alle norme di comportamento generale o lacune tecniche tanto gravi da compromettere l’efficacia didattica ed il grado di sicurezza delle esercitazioni.

Indicazioni di massima per l’organizzazione didattico-logistica del corso

I corsi di introduzione devono essere l’occasione di un primo adeguato e soddisfacente contatto con il CAI e la Scuola. Pertanto, pur nel rispetto più pieno delle caratteristiche del gruppo organizzatore e delle peculiarità della zona dove normalmente opera, il corso dovrà inserirsi sulle direttrici che la SNS ha ritenuto opportuno indicare:

  • si dovrà puntare ad un insegnamento che curi la preparazione individuale in modo meticoloso, accentrando l’attenzione degli allievi su un ridotto numero di manovre fondamentali “ MTO sezione A”
  • le esercitazioni pratiche dovranno articolarsi in modo tale da consentire un approccio graduale all’ambiente ipogeo ed ai problemi che impone la tecnica di progressione in grotta; si consiglia di effettuare la prima esercitazione in palestra. Non è possibile prescindere le esercitazioni su verticali, sia pure di modeste dimensioni.

I corsi di introduzione dovranno dare spazio a momenti didattici che possano fornire all’allievo le nozioni fondamentali per la conoscenza dell’ambiente ipogeo, è opportuno che alcuni argomenti siano riferiti alla realtà in cui opera il gruppo.

Schema delle esercitazioni e delle lezioni da effettuare

Tematiche di esercitazioni come da schede MTO:

tecniche base – sezione A

  • descrizione degli attrezzi, loro posizionamento sull’imbraco, uso corretto degli stessi

  • tecniche di progressione in cavità orizzontali e verticali

  • passaggio del frazionamento e deviatore in salita e discesa

  • inversioni bloccati/discensore – discensore/bloccante

  • passaggi del nodo in salita e discesa

  • cambio della corda

  • passaggio del frazionamento a pendolo in salita e discesa

  • progressione su corrimano e traverso

  • i principali nodi da MTO

Tematiche delle lezioni:

  • Il Club Alpino Italiano e storia della speleologia

  • abbigliamento personale, attrezzatura e materiali speleologici

  • organizzazione di una uscita, alimentazione, meteorologia, comportamento in caso di emergenza e attivazione CNSAS

  • nozione di base di carsismo e speleogenesi: morfologie carsiche in superficie ed in grotta, depositi secondari in grotta (tipologie di speleotemi), struttura ed evoluzione di un sistema carsico (con riferimento alle particolarità locali)

  • cenni di biospeleologia: flora e fauna in grotta, caratteristiche peculiari di adattamento, impatto dell’attività speleologica sull’ambiente e sua minimizzazione

  • cenni di cartografia e lettura di un rilievo di grotta

Aggiornamento 0 - 2018

Disposizioni Operative CCST

Disposizioni Operative SNS CAI

Disposizioni Operative SNT CAI